La domanda più frequente è sicuramente questa: quali sono i migliori materiali per cappotto termico?
Se si intende realizzare un cappotto termico per migliorare le prestazioni energetiche della propria casa e, magari migliorarne anche la classe energetica come abbiamo spiegato nell’articolo “Fare il cappotto termico alza l’ EPI?“, sicuramente l’aspetto dei materiali per cappotto termico è fondamentale…
A questa domanda, non c’è una risposta univoca, infatti il materiale va scelto in base a quelle che sono le vostre esigenze.
Facciamo qualche esempio:
- Per quale motivo hai deciso di fare il cappotto?
- In che zona climatica abiti?
- Il clima è prevalentemente freddo o caldo?
Voglio dire, se lo scopo è quello di aumentare i comfort estivo, ti posso consigliare materiali come fibra di legno o sughero, se invece il tuo scopo principale è quello di aumentare il comfort invernale, vanno comunque bene fibra di legno o sughero, ma sicuramente si possono scegliere anche altri materiali dal costo sicuramente più contenuto.
Altro elemento a cui fare attenzione è la traspirabilità del materiale che scegliamo.
Infatti, molto spesso ci vengono proposti da commerciali o installatori, materiali come polistirene o polistirolo, che hanno ottime qualità di isolamento invernale ( scarse invece per quanto riguarda la protezione dal caldo ) ma non sono per niente traspiranti.
Perciò quella parte di umidità interna che viene smaltita dalle pareti, non potrà fuoriuscire, restando all’interno degli ambienti dove l’unico modo per eliminarla sarà aprire le finestre.
Materiali come la fibra di legno o il sughero, sono sicuramente molto buoni dal punto di vista della traspirabilità ma sono più costosi rispetto ad altri isolanti.
Ci sono però, delle alternative valide sia dal punto di vista di isolamento e traspirabilità che dal punto di vista dell’impegno economico, parliamo della lana di roccia o della lana di vetro.
Dunque, ci sono molti aspetti da considerare quando si sceglie il tipo di cappotto termico che si vuole realizzare, perciò non è sufficiente affidarsi a questo o quel rivenditore o installatore, che ovviamente vi presenterà il proprio prodotto come il migliore e l’unico in grado di risolvere i vostri problemi!
Meglio invece, affidarsi ad un tecnico in grado fin da subito ad indirizzarvi nelle vostre scelte, anche perché se poi volete chiedere le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica, dovrete per forza farvi seguire da un esperto, tanto vale approfittare dei suoi consigli fin da subito!
Che ne pensi?
Purtroppo da esperienze personali, spesso mi sono sentita dire “Magari vi avessi chiamato prima!”
Come dico sempre, avere al tuo fianco un tecnico fin dalla fase di progettazione dell’intervento, è fondamentale per la migliore riuscita dei lavori e talvolta, ti fa anche risparmiare un bel po’ di soldini!
Se vuoi rimanere in contatto con me e hai bisogno di approffondire scarica subito il mio ebook gratuito che trovi QUI.

e vivere in una casa confortevole?
Scopri anche tu quali sono i 3 errori più comuni nella scelta di un cappotto termico e come evitarli:
• No a materiali scadenti che compromettono il corretto isolamento delle pareti
• Basta affidarsi a installatori e tecnici che non sanno quello che fanno
• No a problemi, sì a un sistema che ti permetta risparmiare e vivere bene
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A proposito di questo argomento, la settimana scorsa abbiamo ricevuto questa mail:
“Buon giorno,
Vi chiedo un consiglio sul materiale da utilizzare.
Abito in montagna a 800 mt in provincia di Modena,la mia casa è una Bifamigliare ma il vicino non fa nulla la casa è in vendita.
Vorrei un materiale traspirante che non faccia accumolare umidità all’interno , non ci sono grossi problemi in estate di sovratemperatura,in invermo è più accentuato il problema.
Normalmente riscaldo la casa con la legna,ho 2 stufe in maiolica ( stube ) i termosifoni vengono utilizzati molto poco,i serramenti sono con vetri doppi,la casa è stata costruita nel 1997,il tetto è in legno senza solaio.
Grazie,spero di essere stato sufficiente chiaro x avere una risposta chiara.”
Di seguito la nostra risposta:
“Buona sera, un buon compromesso sia per caratteristiche di isolamento invernale che di traspirabilità potrebbe essere la lana di vetro. Tuttavia per fare un’analisi approfondita in merito è necessario capire com’è fatto il muro e il tipo di finitura esterna. Alcune finiture infatti non sono traspirabili ed e’ praticamente antieconomico applicare un isolante traspirante, in quanto la traspirabilità dell’intera stratigrafia è comunque compromessa. Quindi è necessario conoscere com’è fatto il muro per poi analizzare la situazione e scegliere l’isolante più adatto. Questa analisi, richiedendo un sopraluogo e un tempo di elaborazione significativo, quindi un bel pò di lavoro… la forniamo a pagamento come consulenza.”
Come vedete, consigliare un materiale anzichè un’altro o come abbiamo detto già altre volte…un intervento anzichè un’altro… è frutto di un’analisi approfondita e di riflessioni ben ponderate…
Questo concetto è fondamentale altrimenti si rischia di chiamare il primo impresario che con facilità si improvvisa anche posatore di cappotti… e ritrovarsi con le tasche vuote e un lavoro non ben riuscito, o per lo meno non studiato ad hoc per il vostro caso specifico con conseguenze palpabili in fatto di comfort!
A presto!
Salve , le mie esigenze vivendo in sottotetto è la ricerca di un isolamento a parete esterno.
Sono in una zona montana pertanto prevale un isolamento ideale per l’inverno.Ideale magari anche contro l’umidità visto che all’interno dell’appartamento mi ritrovo molta muffa.Inoltre vorrei attutire rumori di strada visto che è molto trafficata.
Per una eventuale risposta da parte vostra ringrazio anticipatamente. Roberto
Buongiorno Roberto, vivendo in un sottotetto non è detto che la risposta ai suoi problemi sia proprio isolare le pareti, il problema potrebbe essere il tetto e pertanto potrebbe essere più sensato isolare la copertura… questo lo saprà solo dopo esseresi affidato ad un esperto in tal senso che saprà dirle, dopo aver fatto un sopraluogo e dopo aver elaborato i dati raccolti, quale intervento sarà più efficace per il suo caso.
Se avesse la necessità di una consulenza in tal senso saremo felici di inviarle un preventivo.
Se risultasse che l’unica soluzione al suo problema è il cappotto termico, per quanto riguarda la scelta dell’isolamento, senza avere ulteriori informazioni in merito alla muratura attuale, le potrei consigliare o la lana di vetro o la lana di roccia, perchè coniugano le esigenze sia di isolamento invernale e sia di isolamento dai rumori.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Salve, volevo un consiglio. Per una villetta in Sicilia provincia di Palermo a 600 mt dal livello del mare pilastri in cemento armato e tamponata con Poroton 700 da 25cm cosa mi consigliate da fare come cappotto o altro?
Grazie salve.
Buongiorno Francesco, se è sua intenzione fare il cappotto, data la zona da dove mi scrive, presumo sia per un esigenza di protezione dal caldo principalmente. Materiali che ben si addicono a rispondere alla sua esigenza potrebbero essere il sughero o la fibra di legno, in alternativa potrebbe pensare ad altri materiali più economici abbinati a una parete ventilata. Tuttavia mi è difficile darle dei consigli mirati dato che non conosco degli elementi fondamentali per fare dei ragionamenti al fine di risolvere il suo problema. Infatti non è detto che il cappotto sia la soluzione al suo problema, magari sarebbe più sensato intervenire con degli schermi solari o magari isolando la copertura, sempre che non sia già isolata. E’ per questo che più volte, anche qui nel blog, ho ribadito l’importanza di rivolgersi ad un tecnico specializzato nel risparmio energetico, che a seguito di un sopraluogo, raccolga ed elabori tutti gli elementi fondamentali per giungere ad un’analisi energetica da cui partire per riqualificare la propria abitazione. Pertanto in questo caso, per esigenze logistiche, non posso che consigliarle di rivolgersi ad un tecnico della sua zona, prima di intervenire sulla sua abitazione.
Ringraziandola per il suo commento, che sarà sicuramente utile anche ad altri, le porgo cordiali saluti.
Ing. Marta Capitello.
buona sera volevo un vostro parere, abito in un condominio dove il primo piano è rialzato e sotto è completamente aperto ,i condomini in cui abitano lamentano che fanno fatica scaldare le loro abitazioni per i motivi scritti ,chiedevo se fare un cappotto sotto le loro abitazioni sia sufficente per avere dei benefici oppure sarebbe il caso di isolare l’intero condominio visto che bene o male tutti abbiamo lo stesso problema?grazie aspetto vostra risposta.mi chiamo Emilio.
Buongiorno Emilio, la cosa migliore da fare, in base alle esigenze che mi ha descritto, è sicuramente fare un cappotto per tutto il condominio, per due motivi:
– come mi ha scritto: avete tutti lo stesso problema riguardo a scaldare i propri appartamenti, perciò con il cappotto andreste a risolvere il problema delle dispersioni di calore attraverso le pareti.
– per quanto riguarda gli appartamenti al piano rialzato, difficilmente risolverebbero isolando solo sotto il loro solaio perchè per esperienza le dispersioni in situazioni di questo tipo, sono maggiori attraverso le pareti, anche se come puntualizzo sempre è bene fare un’analisi energetica per capire la soluzione migliore da fare prima di spendere soldi e fare i lavori.
A questo proposito se ha necessità di approfondire la cosa mi contatti pure.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
vorrei mettere un cappotto esterno alla mia villetta ,mi è stato proposto, uno in grafite mm.800 conducibilità termica 0,031 e controsoffitto cm.8in lana di vetro coefficente termico0,034; ora un altra ditta mi ha proposto per esterno spacelof mm.10 conducibilità0.013 e per i soffitti marmi delle finestre zoccolatura esterna in granito e perlinato legno una vernice trasparente nansulate da applicare in tre mani spess.mm2 conducibilità termica 0.017 da profano cosa mi consiglia
GRAZIE a risentirci. p.s abitazione sud MILANO
Buona sera Aldo, non riesco a capire che interventi vuole fare, perchè mi parla di cappotto, controsoffitto, perlinato e marmi… Non so se ha intenzione di fare una riqualificazione globale dell’abitazione, ma da ciò che ha scritto non riesco a capire…perciò mi perdoni ma provo a darle un consiglio sul cappotto dato che il post parla proprio di quello.
Premesso che non so com’è fatto il muro esistente, io lascerei perdere il cappotto con grafite e sicuramente eviterei lo spacelof. La grafite per l’elevata deformabilità che sopratutto d’estate ad elevate temperature potrebbe dare dei problemi crepando leggermente l’intonachino.
Se vuole rimanere su prezzi contenuti, si indirizzi piuttosto su un polistirolo, avrà dei buoni risultati dal punto di vista invernale.
Non posso spingermi oltre, per consigliarla al meglio avrei bisogno di conoscere esattamente lo stato di fatto e fare delle analisi più approfondite.
Se le interessa può contattarmi qui per richiedere una consulenza.
Buona serata.
Buongiorno,
io ho una casa in mattoni forati, in cemento, costruita negli anni 70: riscontro sia il problema del caldo in estate, che del freddo in inverno. Abito nel Salento ed in inverno si presenta anche il problema delle muffe sulle pareti.
Avrei modo di realizzare un rivestimento esterno in pietra locale (non tufa né pietra leccese, ma la tipica pietra usata come lastricati nell’antichità): vorrei sapere se tale tipo di “cappotto” darebbe qualche miglioramento, o se devo optare per un cappotto industriale. Tengo a precisare che la pietra viene applicata sull’intonaco esistente con colla e cemento mista a sabbia di mare.
Nessun trattamento protettivo per la pietra.
Avrei un miglioramento energetico e le pareti traspirerebbero?
Grazie.
Buongiorno, quello di cui parla non si può definire un vero e proprio cappotto; ora le spiego perchè: il cappotto è tale in quanto realizzato con materiali isolanti, che hanno caratteristiche fisiche tali per cui sono in grado di ridurre il passaggio di calore attraverso il loro spessore.
La pietra non ha queste caratteristiche, pertanto optando per rivestire le pareti con la pietra avrà un vantaggio dal punto di vista estetico ma nessun vantaggio d’inverno e per il problema della muffa, forse un piccolo vantaggio dal punto di vista estivo dato che la pietra ha massa sicuramente superiore rispetto a un mattone forato. Tuttavia, in generale il rivestimento in pietra non è la soluzione ai suoi problemi, perciò per soddisfare le sue esigenze le consiglio di pensare ad un intervento di altro tipo (il cappotto con applicazione di materiale isolante) così da risparmiare i soldi del rivestimento e concentrarsi invece su interventi più utili.
Grazie per aver condiviso la sua domanda, in questo modo anche altri che condiviono la sua esperienza, potranno trarre spunto dalla sua richiesta.
Buona giornata.
Grazie a lei! terrò conto dei suoi consigli, è sempre opportuno chiedere un parere ad un professionista, per fugare ogni dubbio. un saluto.
Salve buongiorno,
Ho una casa appena costruita nella campagna Toscana e stiamo valutando il tipo di cappotto da scegliere. Il clima da noi piuttosto mite forse il problema principale è l’umidità invernale ed estiva. Abbiamo contattato più aziende che però si schierano con idee diverse. Una consiglia la lana di roccia e l’altra il poliuretano questa ditta da noi lavora con questo materiale per l’80%, ma noi non siamo convinti che questo materiale sia traspirabile e “sano” come vorremmo noi. Vorrei una delucidazione. Grazie
Scusate ma il materiale alternativo è il polistirene non il poliuretano!
Buongiorno Federica, mi scuso inanzi tutto per il ritardo nella risposta, ma venerdì sono stata impegnata con un convegno e non ho avuto modo di rispondere.
Per quanto riguarda il suo problema, il polistirene non è sicuramente la soluzione ideale, infatti è un materiale di origine petrolchimica con traspirabilità prossima allo zero.
Sicuramente è molto meglio una lana di roccia, ancor meglio sarebbe una fibra di legno ma il costo è di molto superiore.
Diciamo che la via di mezzo, perchè ha medio-buone proprietà traspiranti (per eliminazione di parte della condensa invernale) e per il prezzo non così elevato è la lana di roccia.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno Ingegnere,
perchè giudica la traspirabilità di un polistirene (espanso) prossima allo zero?
Distinti saluti
E’ molto semplice, perchè la traspirabilità si misura attraverso il fattore di resistenza al passaggio del vapore: un coefficiente adimensionale che indica quanto la resistenza al passaggio del vapore di un certo materiale è superiore a quella dell’aria a parità di spessore e di temperatura. Questo fattore è solitamente indicato con la lettera μ. Più il valore di resistenza al passaggio del vapore è elevato meno il materiale è traspirante.
Il polistirene ha un coefficiente μ 13 volte più elevato di una lana di roccia o di vetro.
Salve, vorrei un consiglio per la mia situazione: abito a Napoli in una casa antica fatta in mura di tufo. L’ultima stanza a nord (attuale camera da letto) è stata edificata negli anni 80 in pietre in lapillo vuote,pertanto d’inverno ho grossi problemi di freddo, muffe ed umidità, mentre in estate è grosso modo caldo come il resto della casa. Mi son deciso a fare le seguenti opere:
– sostituzione infissi alluminio con infissi in legno/alluminio con taglio termico
– cappotto esterno per tutto il perimetro della stanza che si estende a circa metà casa ( circa 82m2)
La domanda principale è: quale materiale usare per il cappotto? Polistirene estruso, polistirene espanso con grafite o lana di roccia?
E queste soluzioni (infissi e cappotto) risolveranno i problemi di muffe e umidità? Grazie di cuore per l’aiuto
Bungiorno Pasquale, i problemi di muffa e umidità derivano spesso dal fatto che l’umidità presente all’interno degli ambienti entrando in contatto con le pareti fredde, condensa generando muffe. Con il cappotto esterno, si fa in modo che le pareti internamente non siano fredde e quindi l’umidità presente negli ambienti non condenserà in corrispondenza delle pareti, evitando il problema della muffa.
Il cappotto è sicuramente un intervento utile al suo scopo. Dato che ha deciso di fare il cappotto è una buona scelta anche cambiare gli infisssi e a questo proposito le raccomando di studiare bene le connessioni muro, serramento in modo da limitare e correggere i ponti termici (un assaggio di quanto intendo dire lo può leggere in questo articolo: “Installazione serramenti corretta“).
Per quanto riguarda il materiale, le consiglio un materiale il più possibile traspirante in modo tale da permettere la fuoriuscita di parte dell’umidità interna anche attraverso i muri oltre che attraverso una corretta ventilazione naturale. Tra le sue proposte dunque preferisco la lana di roccia.
Ho solo un dubbio: la condensa che ha nelle pareti, è sicuro sia solo condensa superficiale e che non ci siano fenomeni di umidità di risalita?
In ogni caso, le consiglio di affidarsi ad un tecnico specializzato in risparmio energetico in zona, e quindi di sentire una sua consulenza in merito, così da riconoscere la tipologia di condensa e intervenire in modo mirato, magari eliminando l’umidità di risalita inanzi tutto e poi con gli altri interventi di cui abbiamo detto.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Grazie per la risposta immediata, bè diciamo che non si tratta di umiditá di risalita in quanto la stanza esternamente ha da un lato il terrazzo e dall’ altro un muretto perimetrale che poggia su un cordolo di cemento. Il punto è che quando piove crediamo che si infiltri acqua sia dal terrazzino che dal muretto. Pertanto la ditta che ho chiamato vuole posare della guaina di 4 mm che parte da sotto alle piastrelle del terrazzo e prosegue fino a 20 cm delle mura esterne e poi posare i pannelli di polistirene espanso da 6 cm con lampda di 0,034 oppure da 0,031 della Lape ( greypor). Quindi lei mi dice che la lana di roccia sarebbe più indicata? Grazie ancora per disponibilità. Saluti
Bene per la guaina, per quanto riguarda il cappotto, io per i motivi di traspirabilità di cui ho detto preferisco la lana di roccia. Nulla vieta di mettere il polistirene o altro, con le vostre temperature estive le sconsiglio il polistirene con grafite.
Saluti.
Ing. Marta Capitello.
Grazie e grazie ancora, magari avessi avuto occasione di interloquire con un professionista come lei alla ditta che ho scelto. È davvero rassicurante avere consigli preziosi da persone competenti ed attente ad ogni particolare. Complimenti!
La ringrazio Pasquale.
Buona giornata.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno,
ho letto il vostro articolo e vorrei chiedervi invece delle delucidazioni piu’ accurate su un materiale molto economico, ma che sembra fare miracoli in fatto di isolamento. Parlo del Depron.
Potete magari dare una spiegazione piu’ dettagliata su vantaggi e svantaggi?
Se produce condensa ecc…ecc..
grazie in anticipo
Roberto
Buongiorno,
Ho visto il vostro articolo e avevo gia’ lasciato un commento che stranamente e’ stato cancellato. Avevo richiesto gentilmente delle delucidazioni riguardo il depron, un materiale che sembra faccia miracoli in fatto di coibentazione con uan spesa veramente irrisoria. Mi piacerebbe capire da un’esperta del suo calibro, quali sono i reali vantaggi di questo materiale, e gli eventuali svantaggi. Scrivo qui perche’ 3 millimetri di questo materiale sembrano corrispondere ad un muro di calcestruzzo da 12 cm. Quindi quello che mi fa pensare e che con un materiale del genere si possa avere una coibentazione molto adeguata senza dover perdere preziosi metri quadrati di casa.
In attesa di risposta porgo
Cordiali Saluti
Robertp
Buongiorno Roberto, il suo commento non è stato affatto cancellato, semplicemente ogni commento deve essere approvato dalla sottiscritta. Questo perchè altrimenti tra i commenti si riempirebbe di spam. Inoltre vorrei chiarire che questo blog mette a disposizione di tutti voi delle informazioni gratuite pertanto se tardo nel rispondere è perchè magari sono a qualche convegno o sono sovraccarica di lavoro.
Il Depron proprio non lo consiglio, sopratutto se vuole coibentare dall’interno.
In ogni caso come dico sempre, per darle un consiglio mirato e quindi per non farla spendere i suoi soldi inutilmente in lavori che anzichè risolvere il suo problema lo aggravano e ne creano degli altri, bisogna analizzare il caso specifico in base alla muratura esistente e fare delle valutaioni tecniche in merito. Valutazioni che non faccio a titolo gratuito dato che portano via parecchio tempo. Pertanto se vuole può contattarmi per un preventivo.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
grazie per la risposta!
L’unica cosa che mi piacerebbe capire come mai non consiglia il depron.
Potrebbe cortesemente darmi questa informazione?
I motivi sono tanti:
1) ha la stessa conducibilità termica di un EPS 100, quindi non è nulla di così miracoloso. Inoltre l’EPS e tutti gli altri tipi di isolanti sono disponibili in spessori che variano dai 20 mm ai 140 mm, consentendo così di ottenere una buona trasmittanza termica. Sfido chiunque a incollare fogli su fogli di Depron dai 3 ai 6 mm uno sopra l’altro per ottenere la stessa trasmittanza che mi da un unico pannello in polistirolo ad esempio da 8 cm. (parlo di 8 cm perchè di prassi al Nord sono necessari almeno 8 cm per ottenere dei buoni risultati a livello di isolamento) Ad essere pignoli: gli strati di colla, che avranno almeno uno spessore di qualche mm, non avranno le stesse caratteristiche isolanti del depron, compromettendo così la stratigrafia.
2) Se lei intendesse isolare in modo corretto la propria abitazione, quindi calcolando uno spessore isolante che sicuramente sarà superiore ai 6 mm, spenderebbe sicuramente meno applicando un normale pannello di EPS che è appunto il materiale più economico ad oggi in commercio.
3)Come un qualsiasi EPS è un materiale con traspirabilità quasi nulla, perciò ne sconsiglio l’applicazione all’interno.
Per le caratteristiche degli altri materiali isolanti può trovare informazioni utili leggendo gli articoli con relativi commenti.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Grazie per le risposte, ho verificato cio’ che mi ha detto, pero’ rimane sempre il dubbio che un cappotto eps non sia molto adeguato visto che si tratta di un polistirolo espanso e non estruso come l’xps. Documentandomi sembra sia meglio un materiale a celle chiuse e omogenee come xps, perche’, cosi’ come descritto nelle sue caratteristiche, e’ un materiale che non assorbe acqua.
E’ corretto quello che dico?
Dipende da dove vuole mettere l’isolante. Come le ho già detto, decidere che tipologia di isolante utilizzare per il proprio caso specifico, capire gli spessori ecc.. per non buttare i propri soldi con interventi non adeguati e a volte anche fallimentari, non è cosa da pochi minuti.
Pertanto una valutazione del genere ha un costo, se è disposto a sostenere questo costo, mi contatti per un preventivo.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Buon giorno!
Abito a Milano in una palazzina di 5 famiglie e sto valutando dei preventivi per il rifacimento della facciata esterna con sistema a cappotto. Premetto che gli appartamenti esposti a nord hanno problemi di umidità in particolar modo quello a piano terra con risalita dell’umidità dal pavimento (solo nei muri perimetrali) e la formazione di muffe sui muri/soffitti (solo nei muri perimetrali). Tutti gli appartamenti sono stati completamente ristrutturati compresa la sostituzione degli infissi.
Mi hanno preventivato il cappotto termico Capatect Top-Line da 10/12 cm. della Caparol. Mano di fissativo Caparol Dupagrund, posizionamento dei profilati di partenza Caparol Capatect 6700, i pannelli in polistirene espanso sintetizzato con grafite di tipo Caparol Dalmatiner vengono fissati al supporto portante per mezzo di una malta adesiva minerale Capatect 190 (ca. 4.0 kg/mq.) posizionata sul retro del pannello con cordolo perimetrale e tre punti centrali e n. 6 tasselli al mq. Capatect Schlagdubel 041 per fissaggio a muro garantito per almeno 5 cm. all’interno delle murature. A copertura dei pannelli viene realizzato un intonaco sottile di mm. 3/4 di malta adesiva Capatect 190 (ca. 4.5 kg/mq.) con interposta una rete di armatura di fibra di vetro Capatect Gewebe 650 a grammatura 160 g/mq. Poi seconda mano di rasatura. Ecc. ecc. La zoccolatura prevede lo stesso procedimento termico sopra descritto con la variante nei pannelli che prevede l’utilizzo di pannelli in lana di roccia.
Mi scuso se mi sono dilungata nella descrizione ma siccome nessuno dei condomini se ne intende e la spesa da affrontare non è indifferente volevo il Suo prezioso parere per quanto riguarda la qualità e il tipo di materiale proposto ed eventualmente se ha dei suggerimenti o delle alternative da darmi. La ringrazio in anticipo. Cordiali saluti. Luisa
Buongiorno Luisa, il sistema da lei descritto può andare bene per isolare in inverno e andando a correggere i ponti termici dovuti ai cordoli dei solai andrà a contrastare il problema muffa sui muri/soffitti. L’unica perplessità riguarda la zoccolatura che di norma va rivestita con un materiale isolante idroreppellente, appunto per evitare risalita di umidità. In pratica la zoccolatura va prevista in EPS.
Mi lascia un pò perplessa la presenza di umidità di risalita dal pavimento del piano terra, che se appunto umidità di risalita, non verà corretta con il semplice cappotto. Sarà necessario impermeabilizzare per evitare appunto la risalita di umidità. Ma è difficle capire senza vedere di persona. Perciò vi consiglio di rivolgervi ad un tecnico che studi lo stato di fatto a possa consigliarvi al meglio. Certo spenderete qualcosina in più ora ma eviterete brutte sorprese o ancor peggio eviterete dispendere parecchi soldi in seguito per risolvere problemi che andrebbero risolti prima.
Cordilamente.
Ing. Marta Capitello.
Ing. Capitello, La ringrazio moltissimo per la consulenza. Cordiali saluti.
Luisa
Buonasera,
Le descrivo in dettaglio il mio problema:
Abito a Fiumicino su una villetta di circa 90 mq ca che punta a nord ovest.
In casa purtroppo ho fenomeni di condensa ( la mattina le finestre in PVC risultano leggermente bagnate ) e muffa sugli angoli delle pareti. ( freddo umido in casa )
Il fenomeno si presenta naturalmente solo in inverno e le pareti , in inverno, non vengono mai battute dal sole.
Ho fatto indagine termografica da un professionista e dalla relazione tecnica e emerso l’esistenza di una cattiva coimbentazione sulle travi in c.a. ( ponti termici )
Come unica soluzione il cappotto termico.
Ho cominciato, come da prassi, ha richiedere i preventivi; oggi la prima ditta mi ha proposto cappotto da 6 cm in materiale simile al polistirolo( ora non ricordo il nome tecnico del materiale )
La mia domanda e’ :
Per Fiumicino – classe energetica casa C e’ corretto cappotto da 6 cm?
Inoltre per poter correggere il ponte termico il ” polistirolo” è il materiale più idoneo?
Per vostri eventuali consigli , vi ringrazio in anticipo.
Grazie
Buongiorno Francesco,
le ho già risposto alla mail che mi ha inviato ieri.
Buona serata.
Ing. Marta Capitello.
salve, io abito in abruzzo,a 735 metri sopra il livello dal mare, ho una villetta , finita nel 2 mila. i primi 2 ,3 anni no, ma dopo dal mese di ottobre in poi mi fa tanta muffa, , la mia villetta e’ fatta di cemento armato, c’e tutto il cornicione in cemento a faccia vista, le tamponature sono quelle tradizionali con il foratone esterno , pannello d’isolamento e la foratella all’interno. mi hanno consigliato di fare il capotto da 5 mm per non stare a smontare le soglie di marmo. volevo un vostro consiglio
Nel suo caso specifico, così come per ogni abitazione, è necessaria una consulenza specifica, così numeri alla mano si sarà in grado si stabilire la soluzione migliore per la sua casa. Infatti per conoscere lo spessore necessario e il materiale più adatto, è necessario eseguire delle specifiche verifiche e calcoli tecnici.
Tra l’altro 5 mm di un materiale non idoneo potrebbero essere perfino peggiorativi per il suo caso, è per questo che personalmente verifico scrupolosamente il tipo di materiale più idoneo e gli spessori necessari per garantire un miglioramento o la risoluzione del problema (la muffa in questo caso specifico). Come può immaginare queste verifiche mi costano del tempo e hanno un costo e solitamente le eseguo a seguito di un sopraluogo, perciò non posso in questa sede darle una risposta precisa in merito. Se ha necessità sono a disposizione per una consulenza.
Comunque, in base alla mia esperienza e ai dati che mi ha fornito (che non sono però sufficienti per la consulenza), 5 mm mi sembrano molto pochi.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno quest’anno volevo rifare isolamento nel tetto cappotto est e serramenti ho una villetta a schiera costruita nel 1990 con muro da 30 cm di poroton verniciata in origine con quarzo poi nel 2007 riverniciata con tinta ai siloxsani abito a Cesena fc secondo lei qual’e’ il materiale più idoneo grazie del tempo dedicatomi .
Buongiorno Paolo,
se legge il blog, ci sono molti consigli gratuiti in merito all’argomento.
Se invece vuole risolvere seriamente il suo problema, così da non sbagliare materiale e incorrere in spese inutili, mi contatti via mail per una consulenza. Non dimentichi di lasciare il numero di telefono, così che io possa ricontattarla.
Cordialamente.
Ing. Marta Capitello.
Buon giorno ingegnere,
vorrei sapere se prima di posare i pannelli del cappotto è indispensabile la rimozione del plastico esistente sulle facciate (anche se non ammalorato). Se si per quale motivo? Grazie in anticipo per la cortese risposta. Luisa
Buonasera Luisa, in merito alla sua richiesta, dipende da com’è il supporto e dal materiale che intendete utilizzare per il cappotto. Ho introdotto la questione in una risposta ai commenti. In ogni caso, ho visto dal suo commento precedente che siete decisi a realizzare il cappotto, le raccomando di non fare da soli. Forse siete convinti che decidere da soli vagliando i preventivi delle imprese sia la cosa migliore e anche la più economica. In realtà non conoscendo la materia correrete il rischio di scegliere semplicemente la soluzione più economica, e purtroppo dalla mia esperienza la conseguenza è uno spreco ancora maggiore di denaro. Cercando di fare da soli, siete convinti di risparmiare ma il rischio ( che purtroppo spesso si verifica ) è che, dato che non conoscete approfonditamente la materia, possiate commettere errori di valutazione che vi costeranno caro in seguito.
Inoltre per installare il cappotto e richiedere la detrazione è necessario rispettare dei limiti ben precisi di trasmittanza, ben più restrittivi del solito. Pertanto è necessario progettare l’intervento ( tipologie di materiali, spessori) con un tecnico esperto, tecnico di cui avrete bisogno anche per richiedere gli incentivi ( incentivi di cui intendete approfittare credo).
Se lo ritiene opportuno mi può contattare via mail per richiedere una specifica consulenza in tal senso, lasciando il suo numero di telefono.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Buonasera,
Sto valutando di fare il cappotto esterno alla mia abitazione del ’91 sita in Brianza. Mi sto facendo fare diversi preventivi e tutti mi propongono il polistirolo nero, nessuno mi ha proposto la lana di roccia perché sostengono che dopo anni si assottiglia e perde la sua efficacia..ero interessata anche al nuovo materiale aerogel, ma pochi lo conoscono e mi dicono sia una bufala.. Il materiale naturale per avere la stessa trasmittanza del polistirolo deve essere di uno spessore di almeno due cm in più..
Ma quali sono i parametri per capire quale sia meglio?
È un discorso di opinioni o ci sono delle effettive diferenze di resa? E di confort?
Il cappotto è un grosso investimento e sono preoccupata di non fare le dovute valutazioni.
Anche il termotecnico che mi ha fatto la relazione dice di mettere il polistirolo nero..
Grazie in anticipo per la cortese risposta
Cordiali saluti
Martina
Buongiorno Martina, la ringrazio per la richiesta.
Per capire quale isolante sia meglio per il suo caso, non è questione di opinioni, ma di un calcolo di simulazione che partendo dalla stratigrafia attuale della parete e aggiungendo l’isolante mi da una specifica trasmittanza e una specifica verifica termoigrometrica.
La trasmittanza misura il flusso di calore che dagli ambienti interni esce attraverso le pareti in inverno.
La verifica termoigrometrica serve per valutare la probabilità di formazione di condensa all’interno di una muratura.
(Ho cercato di spiegare i concetti di trasmittanza e verifica termoigrometrica, in modo che siano comprensibili e in quindi in modo non tecnico)
Perciò non è una questione di opinioni, ma dipende da calcoli specifici e dalle condizioni iniziali ( com’è fatto il muro, in che zona si trova l’abitazione e quindi dai dati climatici di quella zona) Perciò le consiglio di farsi affiancare da un tecnico specializzato per questo tipo di verifica.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno sto valutando di fare il capoto alla mia casa costruita di matoni poroterm piano terra e il primo piano con 2 solai e il tetto coperto con tegole sonno indeciso tra polistirolo e lana di roccia mi consigliate per favore quale dei 2 e migliore con qualità e difetti l’inverno temperatura scende fin a20 sotto0 e non vorrei avere problemi di mufa vi ringrazio e molto importante.
Buongiorno Nicu, entrambe i materiali hanno ottime caratteristiche invernali, tutto sta a valutarne correttamente gli spessori. Per quanto riguarda la muffa è necessaria una verifica per capire quale dei due materiali è più adatto considerando anche come sono fatti i muri. Perciò se intende contattarci siamo a disposizione per spiegarle come va risolta la questione e eseguire la verifiche necessarie.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno,
avendo letto una sua risposta data il giorno 04 Settembre 2013 alle 21.14 in merito all’ isolante a base di aerogel denominato Spaceloft , dove ne sconsigliava l’uso, Le volevo chiedere se cortesemente mi potesse motivare tecnicamente il fatto dello sconsigliare l’impiego di tale prodotto, grazie
Grazie
Agosti Fabrizio
Esperto Progettista CasaClima di Bolzano
Certo Fabizio, è molto semplice. Di certo 10 mm di spaceloft non garantiscono lo stesso isolamento di 8 cm di polistirolo con grafite. Basta fare due conti della serva per capire che non si ottiene la stessa trasmittanza termica. Sicuramente lo spaceloft ha una conduttività molto ridotta, ma certo 10 mm non bastano sempre e in tutti casi per isolare bene un’abitazione. Perciò ho sconsigliato il signore che mi ha chiesto se fosse la stessa cosa installare 10 mm di spaceloft anzichè 80 mm di polistirolo con grafite.
Ho visto on line che lei vende o comunque collabora con la ditta produttrice dello spaceloft. Pertanto l’avviso che questo non è certo il luogo per promuovere o decantare un prodotto anzichè un’altro. Attraverso questo blog cerco di fornire informazioni gratuite a chi non è del settore e non vi è certo lo scopo di promuovere questo o quel materiale. Penso di aver risposto alla sua domanda perciò la ringrazio per il suo quesito che di certo può essere di aiuto anche ad altre persone, come è lo scopo del blog, e la saluto cordialmente.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno,
come meglio specificato nella risposta privata che ho dato alla sua email, la mia domanda è servita unicamente per far si che Lei potesse dare una risposta più argomentata in merito all’ esclusione del prodotto Spaceloft a causa dell’ esiguo spessore consigliato e non per la particolare tipologia del prodotto.
Nel ringraziarLa nuovamente per l’ottimo lavoro informativo che svolge, La saluto cordialmente.
Agosti Fabrizio
Buongiorno,
abito in un appartamento in un condominio di 6-7 anni.
In camera, nella parete dietro l’armadio (che ne occupa quasi il 90%) si è formata della muffa dovuta a condensa.
Negli inverni scorsi avevo preso la buona abitudine di lasciare lievemente aperta la persiana avvolgibile e la finestra a vasistas per far circolare l’aria e non avevo problemi di muffe.
Questo inverno invece ho perso questa sana abitudine e le muffe sono comparse.
La parete in questione non è esposta a nord, ma è esterna e sempre più fredda delle altre pareti.
Approfittando della stagione calda vorrei smontare e spostare l’armadio ed effettuare un trattamento anti-muffa su tutta la parete (candeggina?).
Avevo anche intenzione di applicare solo sulla parete dell’armadio dei pannelli termici direttamente sulla parete verniciata (dopo trattamento anti muffa) a totale copertura della parete. Quale MATERIALE è consigliato in questo caso? Cerco un materiale che sia non attaccabile da muffe e che fornisca anche un discreto isolamento termico, facile da applicare.
Altro quesito… i pannelli termici possono essere lasciati senza finiture ?
Grazie
Buongiorno,
Le vorrei chiedere il suo parere riguardo isolamento termico.
In camera nella parete dietro l’armadio questo inverno si è formata della muffa. Questa parete è totalmente esterna e “al tatto” una delle più fredde di casa.
Fino allo scorso anno avevo preso la buona abitudine di lasciare tutta la mattina l’avvolgibile con qualche “stecca” aperta e con la finestra a vasistas aperta per far circolare l’aria ed evitare la condensa, che avevo già visto poteva portare delle piccole chiazze di muffa. Con la stagione calda e lasciando aperto molto la stanza la muffa sta tendendo a diminuire.
Avevo intenzione di approfittare della stagione calda per smontare l’armadio ed allontarnarlo dalla parete e:
– fare un trattamento antimuffa su tutta la parete (varichina?)
– mettere dei pannelli termici interni su tutta la parete per evitare ulteriori muffe ed aumentare l’isolamento termico della parete, che risulta essere molto scarso (nonostante sia un edicifio nuovo di solo 6 anni!!)
Vorrei sapete quale materiale mi consiglia, che sia facile da attaccare e che volendo non comporti “finitura”, visto che il 90% della parete è coperta dall’armadio?
Esiste un materiale che sia possibile attaccare direttamente sulla parete verniciata e che non rischi di prendere la muffa lui stesso?
Grazie per la cortesia
Elisabetta
Buongiorno Elisabetta,
metto a disposizione nel blog molte informazioni gratuite affinchè possiate valutare in autonomia la fattibilità e la bontà di quanto vi propongono imprese o a volte professionisti non espeti in materia.
In questo caso per valutare quale sia il materiale o la soluzione migliore per eliminare la muffa e quindi per non buttare soldi in interventi inutili, ho necessità di effettuare un sopraluogo e uno studio di fattibilità preliminare. Infatti solo attraverso un sopraluogo potrò valutare quale soluzione possa risolvere il suo problema e solo dopo una valutazione dei materiali e un calcolo termotecnico potrò consigliarvi il materiale adatto e lo spessore necessario. Infatti alcuni materiali hanno dei difetti, altri ne hanno altri, perciò è necessario eseguire una simulazione attraverso un calcolo termotecnico per capire quale sia quello adatto a risolvere il problema della muffa.
Altra questione molto importante è il posizionamento dell’isolante che va valutato con attenzione e influisce moltissimo sulla buona riuscita del cappotto. Il materiale sbagliato messo all’interno (come nel suo caso) può addirittura peggiorare il suo problema di condensa.
Perciò se intende eseguire l’intervento con successo, può contattarmi e fissare un appuntamento per un sopraluogo che per ovvie ragioni non è gratuito.
Buona giornata.
Ing. Marta Capitello.
Buonasera,
vorrei chiederle un consiglio per la scelta del materiale da utilizzare per la realizzazione di un cappotto.
Vivo in provincia di Lecce, zona senz’altro molto umida. Nonostante d’inverno si raggiungano solo in rari casi temperature prossime allo 0° il freddo si avverte molto proprio a causa dell’umidità.
La mia abitazione è situata al primo piano ed è isolata su tutti i lati. La costruzione risale a circa 30 anni fa. Su tre lati il muro è realizzato con i classici mattoni in cemento da 30cm. La facciata anteriore invece è composta da una doppia muratura cemento-pietra leccese. In linea generale l’intera abitazione ne risente molto della temperatura, quindi molto calda in estate e fredda in inverno. Inoltre, in particolare su una facciata laterale della casa ho problemi di muffe causate prevalentemente dalla pioggia, ma secondo l’installatore che ha appena visionato l’abitazione anche da condensa interna.
La mia intenzione è eliminare le muffe ma anche limitare la dispersione e aumentare l’isolamento a guadagno di un confort sia d’estate che d’inverno. Mi saprebbe consigliare il materiale più idoneo alle mie esigenze anche con occhio al lato economico, magari indicandomi 2-3 tipologie in ordine di preferenza?
Un grazie per la sua disponibilità e il tempo dedicato.
Cordialmente.
Marco
Buongiorno Marco, mi scuso per il ritardo nella risposta ma putroppo il sistema aveva catalogato la sua richiesta come spam.
Per quanto riguarda la sua richiesta, la muffa è provocato sopratutto dal vapore acqueo creato all’interno degli ambienti che quando viene a contatto con i muri perimetrali freddi per la mancanza di isolamento, condensa. Per il suo caso consiglierei un cappotto termico esterno. Per quanto riguarda i materiali, se vuole avere dei benefici anche durante la stagione estiva, le consiglierei delle lane minerali ( le cui caratteristiche sono medie sia in inverno che in estate e il cui costo è circa 70 euro/mq) o un sughero, le cui caratteristiche sono sicuramente migliori, ma il cui costo è molto più elevato. Per una migliore analisi, che tenga conto anche degli spessori da installare per risolvere il problema, avrei necessità di altri dati. Inoltre per capire anche dal punto di vista economico e del benessere che cosa è relamente più conveniente installare, se lana minerale o sughero o altri tipi di materiali con diverse caratteristiche, è bene eseguire una analisi di fattibilità, per scegliere in modo consapevole e senza rimpianti il materiale e lo spessore migliore. Per questa analisi sono necessari una serie di altri dati per poter studiare la fattibilità delle diverse alternative e alla fine scegliere qualla giusta. A tal proposito se vuole può contattarmi via skype per una consulenza.
Spero d aver risposto ai suoi dubbi.
Buona giornata.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno,
sono interessato alla realizzazione di un cappotto esterno per una maggiore efficienza energetica
invernale.Si tratta di una villetta a schiera situata in bassa toscana in zona ad altissima umidità.
Le pareti sono realizzate in Gasbeton credo da 30 cm. La struttura in cemento armato.
Vorrei cortesemente sapere quale potrebbe essere il miglior materiale.
Saluti.Gianluca.
Buona sera Gianluca,
sono contenta che Lei ci segua qui nel blog e che possa apprendere informazioni utili. Nel blog metto a disposizione informazioni, consigli e esempi in modo totalmente gratuito affinchè chi non è pratico della materia possa avere almeno una base di conoscenze generali a cui fare affidamento.
Da quanto leggo, lei ha un caso specifico da sottopormi. Per poterLe rispondere, ho necessità di conoscere una serie di dati, di eseguire una serie di verifiche e alla fine sarò in grado di dirLe qual’è il materiale più idoneo al suo caso. Ecco, come avrà intuito, per poter esaudire la sua richiesta sono necessari competenza, esperienza e anche un bel pò di lavoro da parte mia. Perciò se intende risolvere il suo problema, è necessario che mi invi una richiesta di consulenza. Può farlo attraverso la mail [email protected]
Nella mail ricordi di lasciarmi il numero di telefono, così, senza impegno potrò chiamarla, capire bene le sue esigenze e solo allora potrò formulare un preventivo per una eventuale consulenza futura.
La ringrazio per la richiesta.
Buona serata.
Marta Capitello.
Buongiorno. Devo ristrutturare una casa di circa 90 mq che si trova nelle colline tra Verona e Vicenza, e’ stata costruita negli anni 80,muratura in blocco di cemento esterno ed interno 10 cm di poroton ,senza intercapedine. Mi e’ stato consigliato 8/10 cm di polistirolo,ma personalmente preferisco il sughero perche’ traspira, non conosco la zona climatica ,e non so se devo usare uno spessore piu grosso con il sughero ,ma volevo sapere se vale la pena spendere di più o se sono soldi buttati. Grazie
Buongiorno Moreno, la ringrazio per la sua richiesta, che mi da l’opportunità di spiegare anche ad altri che leggono il blog alcuni concetti.
Sicuramente il sughero ha tutt’altre proprietà de polistirolo, prima fra tutte la traspirabilità come ha già evidenziato lei.
Oltre a questo ha buone capacità di attenuazione del rumore e vista anche la massa ha ottime caratteristiche anche estive oltre che invernali.
Ha una conducibilità termica superiore rispetto al polistirolo, quindi d’inverno è leggermente meno performante, ciò significa che è necessario uno spessore superiore di sughero rispetto al polistirolo.
Di contro d’estate, quando il polistirolo ha performance che tendono allo zero (ossia ha una scarsa inerzia termica e isola pochissimo dal caldo) il sughero è davvero molto performante. Per rispondere alla sua domanda, è necessario a mio avviso procedere con un bilancio termico, ossia una un analisi che determini quanto l’applicazione del polistirolo porti beneficio in termini di risparmio in bolletta e quanto beneficio porti invece il sughero. In questo modo potrà confrontare i dati di spesa dei due materiali con il risparmio annuale in bolletta che si ha installando un materiale rispetto a un altro. A quel punto potrà scegliere quale dei due è più conveniente, in base a un’analisi puntuale e a dati specifici. Le bollette infatti si risparmiano sia in inverno (bolletta del gas) che in estate (bolletta elettrica)
Dalla sua richiesta, mi sembra di capire che stiate affrontando la riqualificazione energetica globale dell’abitazione, che non comprende solamente l’isolamento delle pareti ma anche la sostituzione dei serramenti e probabilmente anche l’isolamento del tetto. L’analisi che vi ho descritto per la scelta del materiale per isolare le pareti, è necessaria anche per gli altri interventi di riqualificazione energetica ed è obbligatoria in caso di interventi di ristrutturazione importante, oltre a essere la base per verificare gli interventi dal punto di vista delle detrazioni fiscali. Perciò se intende eseguire questa analisi, ci contatti via mail per una consulenza.
In bocca al lupo per la riqualificazione della sua casa. Buona giornata.
Ing. Marta Capitello.
Buonasera
Abito in Basilicata provincia di Potenza in un’abitazione bifamigliare, con murature in poroton da cm 30 riscaldata con impianto a pavimento.
Non ho grossi problemi di muffe e condense, lo farei solo per far si che la temperatura interna dell’abitazione non subisse sbalzi a seconda del clima.
Dovendo imbiancare la facciata sto valutando l’idea di fare un cappotto esterno, sono indeciso sul materiale da utilizzare….sarei orientato su un pannello in eps misto con grafite linea Fassa bortolo Lastra
EPS COLOREX GRIP 032…cosa mi consigli?
vorrei capirne di più per quanto riguarda la densità 70-100-120 e su quale materiale potrei usare in alternativa
grazie
Buongiorno Donato, grazie per il tuo commento.
Se stai pensando di isolare la tua casa in modo tale da non avere sbalzi termici a seconda della stagione, sicuramente avrai bisogno di un materiale che abbia buone caratteristiche di isolamento in inverno e in grado di garantire una buona inerzia termica in estate. Purtroppo l’eps non ha le caretteristiche che stai cercando.
Se sei interewssato a uno studio sul materiale migliore in quanto a caratteristiche estive e invernali e vuoi massimizzare il risparmio delle bollette per corrente elettrica e gas, possiamo accordarci per una consulenza on line. Se sei interessato scrivimi una mail.
Buona giornata.
Ing. Marta Capitello.
Buongiorno.
Abito in Piemonte quindi in zone fredde del Nord Italia.
Durante l’inverno a causa della differenza caldo-freddo interno-esterno si crea condensa che a sua volta crea muffa in special modo in una stanza del mio appartamento e anche se in misura meno grave in altre stanze lungo il perimetro nord della casa.
Nella stanza più “disastrata” si crea muffa in alto (sia parete che soffitto).
Io e mia moglie avremmo pensato di effettuare cappotto termico interno che oltre a risolvere problema della muffa crei un risparmio energetico (più caldo durante l’ inverno, più fresco durante l’estate).
Le scrivo per chiederle consigli su materiale isolante da usare.
Ho letto su Internet che si parla di Polistirene, polistirolo e lana di roccia, lei quale consiglierebbe dopo descrizione del mio appartamento?
Conosce anche i costi che vengono di solito applicati a mq?
Grazie
Gaetano
Grazie
Gaetano Marino
Buongiorno.
Visto che la condensa che si crea in casa e formandosi della muffa io e mia moglie abbiamo pensato di fare un cappotto termico interno.
Alcune imprese edili ci hanno consigliato EPS con cartongesso, altri lana di roccia con cartongesso e i prezzi sono molto variabili.
Un’ altra impresa edile ci ha detto che essendo il nostro ambiente non particolarmente ricco di muffe di provare Kalorfix pittura termica senza fare cappotto.
Posso conoscere anche il suo parere?
Buongiorno Gaetano,
per esigenze come la sua, abbiamo creato un nuovo servizio di Consulenza on line. Le scrivo qui il link:
http://www.progettobiocasa.com/consulenza/
Le auguro buona giornata!