Categoria: Riqualificazione Energetica

Bolletta del riscaldamento salata: la doccia fredda estiva che non ti aspettavi.

la-bolletta-del-riscaldamentoÈ da poco arrivata la bella stagione e finalmente in tutte le parti d’Italia, anche in montagna, abbiamo spento il riscaldamento.

I primi caldi ci hanno portato a qualche fuga al mare o in piscina, per assaporare il clima estivo che piano piano si sta facendo largo.

Un’unica nota stonata va a rovinare questa sinfonia quasi perfetta: l’ultima bolletta del riscaldamento è arrivata nella buca delle lettere da qualche giorno e, sorpresa delle sorprese, riporta nero su bianco un importo pesante, tanto da farti sobbalzare sulla sedia sdraio al mare. Eppure eravamo così certi di essere stati attenti ai consumi…

Anni ‘80: boom edilizio, discomusic e case che consumano tantissimo.

Anni ‘80: boom edilizio, discomusic e case che consumano tantissimo.Ricevo molte richieste da parte di proprietari di case che consumano tantissimo, per lo più costruite negli anni ‘80.

Devi sapere che quasi il 70% delle case esistenti in Italia sono state costruite tra il 1946 e il 1991.
Ciò significa che in Italia abbiamo un patrimonio edilizio tra i più vecchi d’Europa e di conseguenza oggi queste case consumano tantissimo.

Poco meno della metà sono state realizzate tra gli anni ’70 e ’90, quando il costo dell’energia era ben diverso da oggi e ancora non si ragionava nell’ottica di tutela del pianeta e soprattutto delle risorse, come invece accade adesso.

Gli anni che vanno dal 1952 e il 1963 sono stati quelli del boom economico per l’Italia e di conseguenza sono stati anche gli anni del boom edilizio. In quegli anni gli stipendi raddoppiarono, la disoccupazione scese al di sotto del 3%, le condizioni di vita migliorarono notevolmente e i tassi di interesse erano ai minimi storici.

La muffa: come combatterla e quando invece rischi di peggiorare le cose.

La muffa: come combatterla e quando invece rischi di peggiorare le cose.Capita spesso che le persone che mi contattano mi chiedano consigli su cosa fare in caso di muffa e umidità in casa. Tra questi anche persone che hanno già eseguito interventi di isolamento o riqualificazione dell’abitazione, e successivamente hanno visto formarsi la muffa.

Sicuramente questo è uno dei problemi peggiori, non solo perché la muffa è esteticamente brutta ed emana cattivi odori, ma soprattutto perché è dannosa per la salute.

Non solo detrazioni: le possibilità nascoste del risparmio energetico.

Non solo detrazioni: le possibilità nascoste del risparmio energetico.Talvolta chi intende realizzare un intervento di risparmio energetico o ristrutturazione ha un reddito che non gli permette di ottenere vantaggio dalle detrazioni fiscali del 65% o del 50%.

Di conseguenza, queste persone sono meno incentivate a realizzare degli interventi sulla loro casa, sebbene ne sentano la necessità.

La soluzione al problema c’è, e in alcuni casi è anche più vantaggiosa di una detrazione fiscale!

In questo articolo scopriremo quali altri modi esistono per ottenere agevolazioni o incentivi per rendere più efficiente la tua casa, pur non potendo usufruire delle detrazioni.

Come sai, il nostro studio è specializzato nell’aiutare le persone a ridurre le spese delle bollette e a rendere la loro casa più efficiente.

A differenza di altri studi e di altri professionisti che lavorano per lo stesso scopo, da tempo utilizziamo incentivi e fondi statali ed europei per aiutare i nostri clienti.

Il potere di una consulenza energetica e come questa ha evitato l’ennesimo disastro.

Il potere di una consulenza energetica e come questa ha evitato l'ennesimo disastro.Oggi voglio parlarti di Marco (nome  fittizio che per riservatezza non ritengo giusto rivelare) e di come attraverso una consulenza energetica, abbiamo risolto il problema legato ai consumi della sua casa.

Marco mi ha contattato un paio di mesi fa perché voleva ridurre le bollette del gas, ma aveva paura di fare la scelta sbagliata.

Infatti, cercando di risolvere il problema delle bollette troppo alte, aveva già acquistato da sé una stufa a legna, convinto che non avrebbe più dovuto pagare delle bollette del gas salatissime. Sperava di non dover più sborsare quei grossi importi che un po’ tutti si ritrovano in bolletta nei mesi invernali, quando il riscaldamento rimane sempre acceso.

Marco non è uno sprovveduto: ha costruito con il padre la propria casa a fine degli anni Novanta. Si tratta di una casa singola, in buono stato di manutenzione e ben rifinita all’interno.

Il cappotto termico: è davvero la soluzione a tutti i mali?

Il cappotto termico: è davvero la soluzione a tutti i mali?Capita spesso di essere contattata da chi ha intenzione di migliorare la propria casa eliminando la muffa, oppure da chi desidera abbassare i costi del riscaldamento, visto anche il continuo aumento del costo del gas.

Tra l’altro si può ancora approfittare delle detrazioni fiscali per riqualificare l’abitazione, ottendo diversi vantaggi:

  •   eliminare muffa e altri problemi e quindi vivere in una casa più sana;
  •   ridurre gli importi delle bollette ;

Quindi ho pensato di raccontarti come sono riuscita a far diminuire a una famiglia di Vicenza i consumi e di conseguenza anche i costi delle bollette.

Chi fa da sé, paga per tre: gli errori del cappotto termico.

Chi fa da sé, paga per tre: gli errori del cappotto termico.Spesso capita di ricevere delle richieste di consigli sul materiale da utilizzare nella realizzazione di un cappotto termico e riguardo al suo spessore, pensando che poi di tutto il resto si occuperà l’impresa.

C’è addirittura chi contatta direttamente l’impresa la quale cercherà di ottenere il lavoro proponendo un preventivo migliore rispetto ai suoi competitors, e per farlo potrebbe proporre un materiale e uno spessore non adatti all’abitazione da isolare.

Ho pensato, quindi, di proporre un esempio pratico, per mostrare una delle mie consulenze, in modo da mettere in evidenza a cosa stare attenti quando si decide di realizzare un cappotto termico, e per non essere totalmente in mano al parere non disinteressato dell’impresa che esegue i lavori.

Cappotto termico e distanza dai confini.

cappotto deroga dai confini, riqualificazione energetica e deroga distanze, Cappotto termico e distanza dai confiniCappotto termico e distanza dai confini: molto spesso, quando si decide di riqualificare la propria abitazione, installando un cappotto termico, si può incorrere nella necessità di derogare alle distanze dei confini.

In realtà, per le abitazioni esistenti, la questione: cappotto termico e distanza dai confini è stata risolta dalla normativa ponendo alcune precisazioni e vincoli in merito alla trasmittanza della parete una volta eseguito il cappotto.

In particolare, nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti e quindi anche di riqualificazione energetica degli stessi con l’installazione del cappotto termico, è necessario dimostrare che la trasmittanza della parete con il cappotto è inferiore al 10% del limite di legge imposto con il D.Lgs 192/05 e successive modifiche.

E’ necessario infatti, farsi affiancare da un tecnico specializzato in materia di risparmio energetico, che depositi una relazione in cui è dimostrato tale limite di trasmittanza imposto dal D.lgs 115/08.

Detrazioni fiscali: salgono… 65% anzichè 55%

detrazioni fiscali, 65%, 65% risparmio energetico

Le detrazioni fiscali salgono

Detrazioni fiscali riconfermate! E’ notizia di oggi, peraltro molto attesa: le detrazioni fiscali per la Riqualificazione Energetica degli edifici, oltre ad essere state prolungate vengono portate a quota 65%.

Ci sono però dei distinguo tra privati e condomini.

Infatti per i privati rimarranno valide fino a fine 2013, mentre i condomini avranno più tempo per ultimare le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica: fino a giugno 2014 a patto però che gli interventi per il miglioramento energetico interessino almeno il 25% della superficie dell’involucro.

Dunque buone notizie per chi, decisosi all’ultimo momento sperava nel prolungamento del bonus fiscale e anche per chi ancora indeciso, potrà usufruire di un 10% in più di detrazione fiscale.

Casa in classe B: SOS caldo insopportabile in estate!

Resistere al caldoMi capitano spesso richieste di consulenza per risolvere il problema del caldo estivo, e spesso sono chiamata ad intervenire in edifici che sono stati costruiti di recente, molti di questi sono in classe B.

Che c’è vi sembra strano?
Pensate che un edificio in classe B non possa avere problemi di smaltimento del caldo in estate?

Bhè vi sbagliate!!!

Ora provo a spiegarvi il perché:

  • La certificazione energetica degli edifici, per ora tiene conto solamente del comportamento invernale dell’edificio, infatti il famoso EPI (Indice di Prestazione Energetica) o IPE, come piace chiamarlo agli agenti immobiliari, altro che non è che la prestazione energetica del nostro edificio per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. L’EPE invece, è l’indice di prestazione energetica d’estate e per ora viene calcolato su base tabellare in base al tipo di involucro esterno.
  • Inoltre le nuove costruzioni, vengono progettate in base al Dlgs 192 e successive modifiche, sempre in funzione della loro prestazione invernale.