Cosa c’entra la Statua della Libertà con le detrazioni fiscali per ristrutturazione
Durante l’ultimo viaggio che ho fatto per lavoro negli Stati Uniti, mi è capitato di osservare una scena molto divertente ad un incrocio.
In pratica, c’era un uomo travestito da Statua della Libertà, che agitava un grande cartello con su scritto: “Te li anticipo io!”, e un numero di telefono.
Non capendo a cosa si riferisse, ho chiesto ai miei compagni di viaggio che mi hanno spiegato che si riferiva ai soldi delle detrazioni.
In pratica, negli Stati Uniti non esiste evasione fiscale, tutto viene dichiarato e per le persone è conveniente perché di fatto ci sono tantissime detrazioni e in pratica, anche un privato (non per forza professionista o imprenditore) può detrarre tutte le spese sostenute durante l’anno.
Di conseguenza, la dichiarazione dei redditi si chiama “Return Tax”, l’equivalente di un rimborso.
Perciò nei mesi precedenti alla dichiarazione dei redditi, ci sono delle agenzie, che si offrono di anticipare loro, il rimborso derivante dalle detrazioni fiscali, con un piccolo interesse, certi che lo stato a giugno provvederà a erogare il rimborso con una puntualità svizzera.
L’uomo al semaforo travestito da Statua della Libertà, stava facendo pubblicità a una di queste agenzie che ti anticipano il rimborso ottenuto con la dichiarazione dei redditi a forza delle detrazioni fiscali in vigore.
Tutto questo mi ha fatto sorridere, ma in un certo senso mi ha fatto anche riflettere sul ruolo che in questi anni hanno avuto le detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia e risparmio energetico.