Categoria: Riqualificazione Energetica

Cosa c’entra la Statua della Libertà con le detrazioni fiscali per ristrutturazione

Cosa c’entra la Statua della Libertà con le detrazioni fiscali per ristrutturazione.

Durante l’ultimo viaggio che ho fatto per lavoro negli Stati Uniti, mi è capitato di osservare una scena molto divertente ad un incrocio.

In pratica, c’era un uomo travestito da Statua della Libertà, che agitava un grande cartello con su scritto: “Te li anticipo io!”, e un numero di telefono.

Non capendo a cosa si riferisse, ho chiesto ai miei compagni di viaggio che mi hanno spiegato che si riferiva ai soldi delle detrazioni.

In pratica, negli Stati Uniti non esiste evasione fiscale, tutto viene dichiarato e per le persone è conveniente perché di fatto ci sono tantissime detrazioni e in pratica, anche un privato (non per forza professionista o imprenditore) può detrarre tutte le spese sostenute durante l’anno.

Di conseguenza, la dichiarazione dei redditi si chiama “Return Tax”, l’equivalente di un rimborso.

Perciò nei mesi precedenti alla dichiarazione dei redditi, ci sono delle agenzie, che si offrono di anticipare loro, il rimborso derivante dalle detrazioni fiscali, con un piccolo interesse, certi che lo stato a giugno provvederà a erogare il rimborso con una puntualità svizzera.

L’uomo al semaforo travestito da Statua della Libertà, stava facendo pubblicità a una di queste agenzie che ti anticipano il rimborso ottenuto con la dichiarazione dei redditi a forza delle detrazioni fiscali in vigore.

Tutto questo mi ha fatto sorridere, ma in un certo senso mi ha fatto anche riflettere sul ruolo che in questi anni hanno avuto le detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia e risparmio energetico.

Ristrutturazione di una casa anni ‘60 a Vicenza: il cappotto termico

ristrutturazione di una casa anni ‘60 a Vicenza

Abbiamo parlato tante volte delle problematiche delle case anni ‘60 o comunque di tutte le case costruite più di 20 anni fa.

Muffa, umidità eccessiva, freddo in inverno, stanze o addirittura intere zone dell’abitazione che non si riesce mai a scaldare, consumi e di conseguenza bollette molto elevate.

Naturalmente queste abitazioni hanno anche molti pregi, infatti sempre più persone scelgono di acquistarne una per poi eseguire degli interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico.

Proprio la settimana scorsa, mi ha chiamato un’amica che sta cercando casa con un ampio giardino, almeno 3 camere, la possibilità di avere uno spazio per il proprio studio professionale, un budget di 350000 euro e possibilmente in centro paese, dato che con i figli piccoli, ha necessità di avere scuole, supermercati e qualsiasi servizio a portata di mano.

Insomma, aveva visionato moltissimi immobili, sopratutto villette a schiera nuove, ma non riusciva a trovare quello che aveva in mente. Spesso le case che le mostravano avevano stanze piccolissime, le camere erano al limite delle dimensioni imposte dalla legge e molto spesso l’ampio giardino esclusivo che era all’apice dei suoi desideri, era poco più che 20 mq.

Da qui l’idea di spostare la ricerca “dal nuovo all’usato”, ossia di cercare una casa da ristrutturare, magari la classica villetta singola anni ‘60, visti anche i vantaggi che queste case possono offrire a chi le acquista:

1) Spazi molto ampi

2) Giardino esclusivo ampio

3) Nessuna parte comune o muro in comune che può creare problematiche di inquinamento acustico

4) La possibilità di recuperare parte delle cifra spesa e quindi la possibilità di spendere meno di 350000 euro.

Ristrutturare casa: casi concreti per renderti la vita più facile

ristrutturare-casa-casi-concreti-per-renderti-la-vita-piu-facileHo iniziato a scrivere questo blog per diffondere alcuni concetti e alcune nozioni riguardo al risparmio energetico e al ristrutturare casa.

Qui non parlo di risparmio energetico proponendo questo o quel materiale, non pubblicizzo prodotti, non scrivo articoli sul modello “news di giornale”, perché credo che, se stai pensando di ristrutturare la tua casa, tu ti stia già informando.

Quindi penso, ad esempio, che tu abbia letto qualcosa sulle detrazioni fiscali o comunque ti sia informato su quello che la legge permette o meno di fare.

Può essere anche che tu sia andato a qualche fiera, o per lo meno abbia cercato su internet qualcosa per capire come procedere con la tua ristrutturazione, per capire cosa si intende per cappotto termico e quali sono magari gli isolanti più comuni.

Magari hai anche chiamato qualche impresa per avere dei preventivi e farti un’idea.

Quasi sicuramente però le ricerche fatte, alla fine, ti hanno portato ad essere più confuso di prima… spesso accade proprio così, o per lo meno, se non si è del settore, cercare online, alle fiere, parlare con i rappresentanti, di solito ci mette ancora più confusione. Ci rendiamo conto di non saper scegliere tra una o l’altra soluzione o tra questo o quel rappresentante.

Cappotto ad una casa anni ‘60: rischio muffa?

Cappotto ad una casa anni ‘60: rischio muffa?Il rischio muffa è una delle paure più grandi di chi intende realizzare un cappotto termico alla propria casa.

Dunque è vero oppure no che il cappotto, soprattutto se eseguito ad una casa esistente, magari anni ‘60, può aumentare la possibilità che si formi muffa?

Ti risponderò con un esempio: la consulenza che ho eseguito per Claudia e Manuel, una giovane coppia che mi ha contattato un paio di mesi fa.

Avevano acquistato la loro prima casa da circa un anno e volevano eseguire alcuni interventi di risparmio energetico per renderla più sana e vivibile anche per la loro bambina.

Quindi dopo aver eseguito alcuni lavori “estetici” : un nuovo porticato all’esterno della cucina e una tettoia lungo la parete a nord, ora volevano eseguire alcuni interventi per ridurre i consumi e rendere la casa più confortevole.

Un piccolo segreto per rimanere nel budget di ristrutturazione

Un piccolo segreto per rimanere nel budget di ristrutturazioneSono da poco iniziati i lavori della casa anni ‘60 che ti ho mostrato nel video di qualche mese fa. Per ora sono state eseguite le prime demolizioni, relative ai bagni e alla cucina.

Dal primo video in cui ti mostravo i problemi che rendevano questa abitazione
estremamente energivora, poco confortevole e poco sana per essere abitata, ad ora che sono iniziati i lavori, sono passati alcuni mesi.

Infatti, dopo la consulenza preliminare che, in base al budget dei miei clienti, ha identificato gli interventi di risparmio energetico da eseguire assolutamente, assieme allo staff di Progetto Biocasa, ci siamo occupati di tutto quello che serve per far partire i lavori:

– realizzazione del progetto architettonico: i disegni della nuova distribuzione delle stanze
– preparazione di tutti gli incartamenti e relazioni da presentare in comune
– realizzazione del progetto strutturale
– realizzazione del progetto degli impianti
– redazione dei diversi capitolati e gestione dei preventivi di diverse aziende

Tutto questo ha richiesto qualche mese di tempo, per partire poi spediti con i lavori e non avere brutte sorprese.

Quali possono essere le brutte sorprese in una ristrutturazione?

Il Vademecum per una ristrutturazione riuscita

Il Vademecum per una ristrutturazione riuscitaIn questi mesi sto seguendo la ristrutturazione di diverse abitazioni costruite mediamente 40 anni fa. Come sai, attraverso la mia consulenza energetica aiuto i miei clienti a capire quali interventi di risparmio energetico sono più efficaci per la loro casa.

La consulenza preliminare, serve appunto a definire l’efficacia degli interventi da diversi punti di vista:

– percentuale di riduzione delle bollette

– costo dell’intervento e in quanto tempo posso ammortizzarlo

– quanti soldi risparmio a distanza di 25 anni se eseguo l’intervento

– miglioramento del comfort abitativo

– possibilità di riduzione del rischio muffa

– miglioramento della salubrità della casa

Tuttavia, una volta scelti gli interventi di risparmio energetico più efficaci attraverso la consulenza è ora di affrontare la ristrutturazione della casa e quindi di realizzare nel pratico quelli che sono gli interventi di risparmio energetico consigliati.

Ecco perché conviene ristrutturare entro fine anno con le detrazioni ristrutturazione.

Ecco perché conviene ristrutturare entro fine anno con le detrazioni ristrutturazione.E’ di qualche giorno la notizia che le detrazioni ristrutturazione sono state prolungate per un altro anno e quelle per il risparmio energetico per altri tre.

Ovviamente il meccanismo degli incentivi fiscali agevola non di poco chi ha intenzione di mettere a posto la propria casa ed è anche quello che fa si che il settore dell’edilizia si riprenda dopo la crisi economica.

Non solo, gli incentivi fiscali sono un’opportunità anche per risistemare il patrimonio edilizio esistente, per sistemare le abitazioni costruite 30-40 anni fa e che necessitano di interventi così da essere di nuovo confortevoli per chi le abita o anche solo per essere vendute o riaffittate.

In questo periodo poi, dopo i terremoti che hanno mostrato la vulnerabilità sismica dei nostri edifici, il nuovo sisma bonus (che arriva fino all’80% per le abitazioni singole e fino all’85% per i condomini) previsto dalla proposta di legge, può essere un’ulteriore opportunità per ricostruire e soprattutto mettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio, storico e culturale.

Come trovare l’ isolante ideale per il cappotto?

isolante ideale per il cappottoLa prima domanda che viene in mente quando si decide di isolare le pareti della propria casa è questa: qual’è l’ isolante ideale per il cappotto?

Se vuoi realizzare un cappotto termico per ridurre le bollette e migliorare il comfort nella tua casa, sicuramente la scelta dell’isolante ideale è importante!

Comunque mi spiace deluderti ma a questa domanda non posso rispondere così su due piedi senza aver valutato alcuni aspetti fondamentali che condizionano la valutazione sul materiale più adatto per il cappotto.

Gli elementi che influiscono sulla scelta dell’isolante ideale per il cappotto termico

La casa si ristruttura una volta sola: ecco come fare per non sbagliare

la-casa-si-ristruttura-volta-solaDato che la casa si ristruttura una volta sola nella vita, è importante assicurarsi di fare tutto al meglio e proprio partendo da questa considerazione oggi ti racconto l’esperienza di Roberto.

Roberto mi ha contattato il mese scorso per una consulenza su una casa anni ‘60 che aveva appena acquistato. L’obbiettivo era capire la priorità dei lavori da eseguire in modo da trarre i massimi benefici dalla ristrutturazione.

Roberto e la moglie avevano deciso di acquistare quella casa per gli spazi grandi e la luminosità. Prima vivevano in un appartamento con vista lago a Como e hanno deciso di rinunciare a quella vista, per trasferirsi in una casa in un paese lì vicino.

Avevano fatto quella scelta perché desideravano una casa indipendente e anche piuttosto grande.

Infatti Roberto lavora come idraulico e ha necessità di avere uno spazio in casa dove creare il proprio ufficio e dove ricevere i clienti.

Ristrutturare una casa già esistente: la migliore scelta per il tuo futuro

ristrutturare una casaCome sai nel blog parlo sempre di riqualificazione energetica, di ristrutturazione, di quanto ritengo importante dare nuova vita a una casa esistente piuttosto che continuare a costruire ancora.

Ormai in Italia non c’è più crescita demografica e ci sono migliaia di case costruite e mai abitate.

Nonostante questo si continua a cementificare e a consumare suolo che prima era destinato all’agricoltura.

Adoro stare in mezzo alla natura, mi da un’enorme carica, la rispetto profondamente e forse anche per questo, nel mio piccolo, ho deciso di contribuire a salvaguardarla.

Perciò credo che sia fondamentale riqualificare e ristrutturare in chiave di risparmio energetico quello che è già costruito anziché continuare a costruire e consumare suolo, lasciando da riqualificare poi interi vecchi quartieri.

Certo costruire da nuovo è più semplice, si parte subito con il piede giusto, ma in realtà ha un impatto molto più pesante sul nostro pianeta rispetto a valorizzare quello che già c’è.