Mi capitano spesso richieste di consulenza per risolvere il problema del caldo estivo, e spesso sono chiamata ad intervenire in edifici che sono stati costruiti di recente, molti di questi sono in classe B.
Che c’è vi sembra strano?
Pensate che un edificio in classe B non possa avere problemi di smaltimento del caldo in estate?
Bhè vi sbagliate!!!
Ora provo a spiegarvi il perché:
- La certificazione energetica degli edifici, per ora tiene conto solamente del comportamento invernale dell’edificio, infatti il famoso EPI (Indice di Prestazione Energetica) o IPE, come piace chiamarlo agli agenti immobiliari, altro che non è che la prestazione energetica del nostro edificio per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. L’EPE invece, è l’indice di prestazione energetica d’estate e per ora viene calcolato su base tabellare in base al tipo di involucro esterno.
- Inoltre le nuove costruzioni, vengono progettate in base al Dlgs 192 e successive modifiche, sempre in funzione della loro prestazione invernale.
Sebbene già negli anni 90, con la legge 10 e poi con il Dlgs 192, si parlasse di progettazione di eventuali elementi schermanti, appunto per proteggersi dal caldo estivo, solo da qualche giorno la progettazione delle schermature solari è diventata obbligatoria!
Ecco svelato il motivo per cui, anche se si è acquistata una casa in classe B, non è detto che il comfort estivo sia accettabile, anzi spesso il periodo estivo diventa purtroppo “infernale”.
Detto questo, anche la maggior parte delle abitazioni esistenti, e costruite dagli anni 50 in poi ha grossi problemi d’estate, problemi che le abitazioni storiche e i vecchi cascinali in genere non hanno.
Abbiamo già parlato di come i nostri antenati avessero imparato a progettare seguendo il ciclo solare e quindi massimizzando il benessere sia d’estate che d’inverno (vedi l’articolo “Casa passiva : alcuni stratagemmi utili di bioarchitettura.“)
Tuttavia la bioclimatica non è l’unica soluzione per risolvere il problema del caldo estivo, non sempre infatti la casa in cui abitiamo, ha il giusto orientamento e soprattutto spesso non è stata dotata di sistemi schermanti per proteggerla dall’ingresso dei raggi solari in estate.
Altro elemento fondamentale per il comfort estivo è la massa del mio involucro (pareti e tetto), più la massa è elevata maggiore è il comfort!
Ecco dunque che utilizzare materiali isolanti come il polistirolo o il polistirene serve a poco, se non a niente in estate!
Ovviamente, la scelta dell’isolante segue questioni di natura anche economica, infatti gli isolanti che hanno maggiore massa e che sarebbero quindi ottimi in estate, hanno in genere costi molto elevati
È dunque impensabile per la maggior parte delle persone pensare di realizzare un cappotto in sughero, proprio perché costerebbe il 40% in più di un cappotto in polistirolo.
Io dico che non è neanche necessario, infatti ci sono ben altri accorgimenti da adottare per migliorare il comfort estivo, anziché puntare solo sul cappotto termico, anche perché ogni edificio è un caso particolare e ha una storia propria.
Pertanto non si può generalizzare e pretendere di risolvere la questione con un breve articolo, perciò se anche tu hai il problema del caldo estivo e vuoi risolverlo, scaricati l’ebook e contattami direttamente. Sarò felice di proporti una soluzione al problema!
A presto!

e vivere in una casa confortevole?
Scopri anche tu quali sono i 3 errori più comuni nella scelta di un cappotto termico e come evitarli:
• No a materiali scadenti che compromettono il corretto isolamento delle pareti
• Basta affidarsi a installatori e tecnici che non sanno quello che fanno
• No a problemi, sì a un sistema che ti permetta risparmiare e vivere bene
La nostra polizza sulla privacy protegge il tuo indirizzo email al 100%. Se desideri non ricevere più le nostre email, potrai cancellarti in qualsiasi momento tramite il link posto nelle email stesse, cosi’ come chiesto dalla L.196/2003.
Salve,devo ristrutturare completamente la mia casa, costruita nei primi anni 70.
Sto cercando di fare qualche conto per sapere cosa mi verrebbe a costare.
La muratura contiene all’interno delle lastre di polistirolo, sulle pareti c’è la presenza di muffa ed in estate l’afa è pesante,anche perchè vivo in una zona molto umida nella provincia di Ferrara. Come posso intervenire? Pensavo di mettere un impianto di riscaldamento/raffrescamento dell’aria a pavimento, di rifare il tetto,che ora è fatto da fogli di eternit fissati su tubi di ferro, con pannelli coibentati ventilati, di isolare il sottotetto e volevo installare un cappotto esterno; voi cosa mi consigliate?
E’ difficile darLe un consiglio a distanza.
In ogni caso, dato che mi sembra disposta a ristrutturare quasi completamente l’abitazione, rifare e isolare la copertura mi sembra un ottima idea sopratutto per risolvere il problema estivo.
Per quanto riguarda la muffa, il cappotto è un ottima soluzione per risolvere il problema.
Non potendo fare considerazioni più precise, dato che non conosco lo stato di fatto, la geometria dell’immobile e la sua esposizione, le consiglio dei materiali con elevata massa e calore specifico sopratutto per il tetto.
In ogni caso, le consiglio di richiedere ad un tecnico specializzato nel risparmio energetico una consulenza approfondita e ad hoc, a fare da soli il rischio è di pensare di risparmiare, mentre invece si commettono errori molto cari per le proprie tasche.
Ovviamente questo tecnico deve saperla guidare anche nella progettazione degli interventi per richiedere poi le detrazioni fiscali, di cui presumo vorrà beneficiare.
Perciò è meglio progettare gli interventi affiancandosi ad un esperto in tal senso, in funzione della richiesta di detrazione, altrimenti si corre il rischio di ascoltare questa o quella impresa che ad occhio le consiglieranno spessori e isolanti, per poi accorgersi alla fine che non si ha diritto alla detrazione.
Se le fa piacere può chiederci un preventivo per la consulenza in questione.
In bocca al lupo per la ristrutturazione.
Cordialmente.
Ing. Marta Capitello.