Cappotto termico e distanza dai confini: molto spesso, quando si decide di riqualificare la propria abitazione, installando un cappotto termico, si può incorrere nella necessità di derogare alle distanze dei confini.
In realtà, per le abitazioni esistenti, la questione: cappotto termico e distanza dai confini è stata risolta dalla normativa ponendo alcune precisazioni e vincoli in merito alla trasmittanza della parete una volta eseguito il cappotto.
In particolare, nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti e quindi anche di riqualificazione energetica degli stessi con l’installazione del cappotto termico, è necessario dimostrare che la trasmittanza della parete con il cappotto è inferiore al 10% del limite di legge imposto con il D.Lgs 192/05 e successive modifiche.
E’ necessario infatti, farsi affiancare da un tecnico specializzato in materia di risparmio energetico, che depositi una relazione in cui è dimostrato tale limite di trasmittanza imposto dal D.lgs 115/08.
Ma cos’è la trasmittanza? Per farti capire di cosa stiamo parlando, la trasmittanza è una grandezza che indicala quantità di calore in Watt che fuoriesce tramite una porzione di parete di 1 metro quadrato se tra dentro e fuori c’è una variazione di temperatura di un grado.
La quantità di calore che esce attraverso le pareti, per effetto della differenza di temperatura tra l’interno (dove d’inverno gli ambienti sono riscaldati e si trovano a una temperatura di circa 20°C) e l’esterno, dipende dal tipo di materiale isolante e anche dallo spessore dello stesso.
Per quanto riguarda lo spessore, a prescindere dal tipo di isolante scelto, per rispettare tale limite è necessario considerare spessori superiori rispetto ad una nuova edificazione, in modo tale che la trasmittanza finale sia inferiore di almeno il 10% rispetto a quella limite di legge per le nuove costruzioni.
Tuttavia bisogna anche tenere presente che la legge prevede la deroga alle distanze dai confini e fabbricati confinanti fino ad un massimo di 20 cm.
Per esperienza, vista la densità delle nostre aree urbane, nella maggior parte dei casi, ho dovuto ragionare in termini di deroga alle distanze ed è quindi necessario in fase di progettazione preliminare rivolgersi a un tecnico specializzato nel risparmio energetico, così da valutare i necessari accorgimenti per rendere fattibile l’installazione del cappotto termico.
Ribadisco, pertanto il mio consiglio: proprio la necessità di richiedere la possibilità di poter operare in deroga, è un motivo in più per rivolgersi ad un esperto del settore, in questo caso sarà necessario per poter procedere all’installazione, ma in ogni caso, un tecnico al vostro fianco vi potrà salvare da molti errori comuni, che però costeranno alle vostre tasche parecchi denari.
Già altre volte ho raccontato brutte esperienze frutto di una cattiva progettazione ( fatta da non esperti nel settore) e purtroppo non sempre si riesce ad aggiustare le cose in corsa o addirittura una volta finite.
Visto anche l’interesse e le numerose richieste qui sul blog e che mi giungono via mail, ho deciso di realizzare un ebook gratuito, in cui ho raccolto i principali errori che si possono commettere quando si decide di installare un cappotto termico, e anche gli accorgimenti per evitarli. Lo trovi a questa pagina.
Devi anche sapere che il cappotto termico esterno, rientra tra gli interventi dell’Ecobonus 110% contenuto nel Decreto Rilancio 2020.
Se vuoi approfondire ti consiglio di seguire la diretta che farò giovedì 21 maggio 2020 alle ore 18.00 sul mio canale YouTube. Per partecipare, iscriviti al Canale YouTube Progetto Biocasa e attiva il promemoria per essere avvisato sull’inizio della diretta attraverso questo link: https://youtu.be/tWrSx5UjCoU Scopri anche tu quali sono i 3 errori più comuni nella scelta di un cappotto termico e come evitarli: • No a materiali scadenti che compromettono il corretto isolamento delle pareti La nostra polizza sulla privacy protegge il tuo indirizzo email al 100%. Se desideri non ricevere più le nostre email, potrai cancellarti in qualsiasi momento tramite il link posto nelle email stesse, cosi’ come chiesto dalla L.196/2003.
e vivere in una casa confortevole?
• Basta affidarsi a installatori e tecnici che non sanno quello che fanno
• No a problemi, sì a un sistema che ti permetta risparmiare e vivere bene
Salve, stavo leggendo l’interessante articolo sul cappotto e distanze dai confini, vorrei sapere se per le case nuove c’è la stessa tolleranza per il cappotto termico o si deve rimanere nei cinque metri canonici.
E se conviene fare il cappotto successivamente all’accatastamento e abitabilità per poter usufruire della distanza maggiorata.
Stiamo valutando la costruzione di una casa singola in Abruzzo, vorrei sapere se fa consulenza online per un eventuale studio e se si il costo.
Grazie.
Grazie.
Buona sera Vincenzo, la ringrazio per la richiesta.
In base all’art 11 del Dlgs 115/2008 “è possibile derogare dalle distanze dai confini anche nel caso di nuova costruzione ( fino a un massimo di 25 cm) a patto che l’edificio ottenga una riduzione minima del 10 per cento dell’indice di prestazione energetica previsto dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, certificata con le modalità di cui al medesimo decreto legislativo.”
In pratica l’edificio deve essere progettato con una serie di accorgimenti che lo rendano poco energivoro, per questo sono necessarie tutta una serie di accorgimenti in fase di progettazione di murature, copertura, impianti e fonti rinnovabili.
Per quanto rigardo la consulenza, è possibile farla anche on-line. A tal proposito le lascio la mail a cui può inviarmi un numero di telefono a cui la posso contattare. Infatti avrei necessità di fare una breve chiacchierata senza impegno per capire bene quali sono le sue esigenze e successivamente sarò in grado di dirle il costo della mia consulenza.
La mail a cui può scrivermi è [email protected]
Continui a seguirci sul blog!
A presto.
Ing. Marta Capitello.
Salve,sono Sergio,nel 2007 ho comprato casa, nuovissima di costruzione,solo da poco ho scoperto che il cappotto e’ fatto di fogli di polistirolo di solo 2 c.m,su bossole forate da 24 c.m. La domanda e’,visto l’anno di fine lavori,2007,tutto questo e’ regolare? Grazie per un eventuale sua risposta.
Buongiorno Sergio, grazie per il suo commento, perchè mi da la possibilità di spiegare alcuni concetti anche ad altre persone che potrebbero avere i suoi stessi dubbi.
Per capire se tutto questo è regolare bisogna capire in che luogo si trova l’abitazione. Infatti tipo e spessore di isolante e di muratura in generale, dipendono dalle caratteristiche climatiche in cui si trova l’abitazione. Ad esempio, per spiegarla in parole semplici, se siamo nel nord Italia, sono necessari spessori che partono da almeno 8 cm di isolante, con murature in laterizio termico. Diverso invece al Sud, dove servono spessori molto inferiori. Inoltre altro elemento fondamentale per capire la regolarità della cosa, è la data di inizio lavori, non di fine. Infatti se i lavori sono iniziati prima del 2005, la legge prevedeva isolamenti inferiori. Dal 2005 invece la legge è diventata più restrittiva e severa e ha imposto il controllo di quanto costruito attraverso la Certificazione Energetica. Perciò inanzi tutto le consiglio di reperire la data di inizio lavori, per avere un primo dato indicativo per capire se l’abitazione è stata costruita male o bene, poi se intende eseguire una perizia che indichi se la casa è stata costruita regolarmente o no, le consiglio di contattarci via mail, così da approfondire la questione.
Le auguro una buona giornata.
Ing. Marta Capitello.
salve, ho un casa molto vecchia del 1900 distante da un’altra casa vicina meno di 3 m, volendo riqualificare la casa dovrei fare il cappotto termico ma il mio consulete mi ha detto che la deroga non vale per il codice civile e che non posso aumentare lo spessore del muro, anche se la proprietà è mia davanti a casa. non c’è nulla da fare?
Buongiorno Daniel, il suo consulente ha ragione, nel senso che è possibile derogare alla distanza dai confini imposta da regolamento comunale (5 metri) e tra edifici (10 metri) per un massimo di cm 20, ma nel caso queste distanze non siano garantite come nel suo caso, non è comunque possibile derogare dalle distanze minime da codice civile. Lo confermano numerose sentenze in cui la cassazione si è espressa negli ultimi anni a seguito dell’approvazione del dlgs che appunto permetteva la deroga delle distanze dai confini per motivi di risparmio energetico. In quel fronte specifico dell’abitazione può, con le dovute cautele e valutazioni, valutare la possibilità di un cappotto interno. In questo caso, per una valutazione in merito all’isolante e allo spessore ideali e a come va posato un cappotto termico interno, può chiedere una consulenza specifica qui: https://progettobiocasa.com/consulenza-preliminare-progetto-biocasa/